venerdì 16 dicembre 2011

Novità: DIVAGAZIONI SULLA LIBERTÀ di Francesco Baldassi

     Divagazioni sulla libertà è un ennesimo tentativo dell’autore di librarsi disciolto nello spazio spirituale della potenzialità e della creazione. La silloge non evita risvolti polemici, naturalmente sottintesi, contro i deterministi più incalliti, apologeti della necessità, a nome proprio della libertà interiore (avere il proprio potere di scelta, diventare artefice del proprio destino attraverso il potere su se stessi), contro la deriva che da sempre asseconda la vocazione nichilistica. La libertà quale dono divino è il moto e il bisogno più profondo dell’animo del poeta; essere libero per Baldassi significa, come per Tommaso Campanella, sentirsi libero anche nella più orrida cella dell’Inquisizione, sopravvivere per concepire nel senso di creare per essere. Il motto del presente libro offre anche una chiave di lettura, cioè il sigillo religioso ricorrente nelle precedenti raccolte che segna l’ideazione dei versi.
     Amore e morte, paesaggio e profezia, figure e gestualità, preghiera e abbattimento, solitudine e speranza di salvezza, tutto concentrato in forti nuclei semantici armonizzati secondo una tecnica speciale, quella di saper istituire una realtà analoga al sogno e alla stupefazione.
     La nuova silloge di Francesco Baldassi offre al lettore anche un altro sogno diurno, cioè un messaggio icastico che può essere anche un’ars poetica di questa recente tappa lirica dell’autore, pari a un grido di difesa contro vari ostinati vortici e soverchi prepoteri che minacciano appunto la libertà del nostro cuore e gli splendori del creato.


Francesco Baldassi
DIVAGAZIONI SULLA LIBERTÀ
Presentazione di Geo Vasile
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-243-0]
Pag. 88 - € 8,00

http://www.edizionitabulafati.it/divagazionisullaliberta.htm

sabato 5 novembre 2011

Presentazione di Vito Moretti a POESIAS di Flora Amelia Suàrez Càrdenas

Questi versi (Poesìas) di Flora Amelia Suàrez Càrdenas hanno la grazia della semplicità e il dono di proporsi con l’immediatezza di un dettato spontaneo, tessuto sulle ragioni di un pensiero che vuole restare ai suoi elementi essenziali e di una pronuncia che conosce e rivela soltanto le sue emozioni più struggenti, le sue energie più espressive e i suoi sentimenti più carezzati, senza alcuna alchimia stilistica o verbale e senza il rimando a specifiche tradizioni.
La poetessa pensa in spagnolo — la sua lingua madre — e scrive concedendosi direttamente ai ritmi e alle cadenze di questa lingua, creando via via un circolo virtuoso fra le sue parole e la rotondità del dire ispanico e fra i pensieri che le giungono alla coscienza e l’espressività musicale delle locuzioni iberiche, sicché le poesie di Flora Amelia Suàrez Càrdenas andrebbero lette soprattutto nelle loro versioni originarie, che forniscono un esempio davvero singolare di liricità e che attraggono il lettore con una presa quanto meno suggestiva; ma, consapevole della difficoltà rappresentata dalla diversa matrice linguistica dei testi, la poetessa ha voluto corredare la sua raccolta di apposite traduzioni, nelle quali il lettore italiano trova la versione lineare e “in chiaro” del testo spagnolo e l’opportunità di afferrare almeno il contenuto dei medesimi componimenti; l’autrice, cioè, non si è prefisso altro, con esse, che di fornire una chiave di accesso alle liriche ispaniche, ben sapendo che ogni traduzione è sempre un compromesso fra lingue, culture e gusti diversi, e, personalmente, credo che ella abbia fatto bene a schivare, in questa circostanza, ogni tentazione di riscrittura poetica e di parallela reinvenzione, lasciando, appunto, che a parlare di sé fossero le liriche autentiche invece che quelle poste per ragioni di mera opportunità.
La raccolta, peraltro, nella sua unità ispano-venezuelana, ha una salda fisionomia d’insieme e si articola in una struttura in gran parte ricompresa attorno ai temi dell’umana avventura e della personale biografia dell’autrice, entro un contesto di valori positivi e rassicuranti (Nebbia, Amicizia, Al di là) e di una mite e confidente attitudine religiosa (Primavera, Celeste) che danno la cifra di un’esistenza tutta rivolta a magnificare il creato, il bello della natura, e a confortare le azioni buone e utili.
Ecco, allora, fra i temi, emergere e prender vigore quelli della solidarietà, della concordia, dell’amore, della ricerca che edifica e della pazienza che consolida, del perdono e del sorriso, della mano tesa e del reciproco rispetto, additando i doveri che fanno adulto il cuore e più equa e civile la società.
Si tratta, insomma, di un messaggio dai contenuti di saggezza che l’autrice, pur negli innegabili conflitti della vita comune, affida ai versi e alla sua flebile voce di donna, alla maniera di perle destinate a brillare anche ai tenui e notturni raggi della luna.
E fra questi temi, si fa strada la nostalgia per la patria lontana: il Venezuela dei ricordi e della intramontabile giovinezza, con i suoi colori e i suoi paesaggi (Pomeriggio nella mia città, Il mio albero, L’orchidea, Picco Bolìvar, Merida, Maracaibo), il Venezuela del cuore e dell’anima, la terra in cui la poetessa torna nei momenti di struggimento per ritrovarsi e per giudicarsi, per riempire il silenzio e per essere soltanto — ai propri occhi e allo sguardo dei propri cari — la creatura che è.
Così, dunque, Flora Amelia Suàrez Càrdenas si consegna alla scrittura e si fa voce tra noi, poetessa sulle strade tortuose della vita e del mondo.

Vito Moretti



Flora Amelia Suàrez Càrdenas
POESÌAS
Presentazione di Vito Moretti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-217-1]
Pagg. 104 - € 9,00


http://www.edizionitabulafati.it/poesiascardenas.htm

martedì 1 novembre 2011

Novità: POESIAS di Flora Amelia Suàrez Càrdenas

Questi versi (Poesìas) di Flora Amelia Suàrez Càrdenas hanno la grazia della semplicità e il dono di proporsi con l’immediatezza di un dettato spontaneo, tessuto sulle ragioni di un pensiero che vuole restare ai suoi elementi essenziali e di una pronuncia che conosce e rivela soltanto le sue emozioni più struggenti, le sue energie più espressive e i suoi sentimenti più carezzati, senza alcuna alchimia stilistica o verbale e senza il rimando a specifiche tradizioni.
La poetessa pensa in spagnolo — la sua lingua madre — e scrive concedendosi direttamente ai ritmi e alle cadenze di questa lingua, creando via via un circolo virtuoso fra le sue parole e la rotondità del dire ispanico e fra i pensieri che le giungono alla coscienza e l’espressività musicale delle locuzioni iberiche, sicché le poesie di Flora Amelia Suàrez Càrdenas andrebbero lette soprattutto nelle loro versioni originarie, che forniscono un esempio davvero singolare di liricità e che attraggono il lettore con una presa quanto meno suggestiva; ma, consapevole della difficoltà rappresentata dalla diversa matrice linguistica dei testi, la poetessa ha voluto corredare la sua raccolta di apposite traduzioni, nelle quali il lettore italiano trova la versione lineare e “in chiaro” del testo spagnolo e l’opportunità di afferrare almeno il contenuto dei medesimi componimenti; l’autrice, cioè, non si è prefisso altro, con esse, che di fornire una chiave di accesso alle liriche ispaniche, ben sapendo che ogni traduzione è sempre un compromesso fra lingue, culture e gusti diversi, e, personalmente, credo che ella abbia fatto bene a schivare, in questa circostanza, ogni tentazione di riscrittura poetica e di parallela reinvenzione, lasciando, appunto, che a parlare di sé fossero le liriche autentiche invece che quelle poste per ragioni di mera opportunità.


Flora Amelia Suàrez Càrdenas
POESÌAS
Presentazione di Vito Moretti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-217-1]
Pagg. 104 - € 9,00




venerdì 11 febbraio 2011

Novità: LUOGHI di Vito Moretti

     I “luoghi”, nei territori del vissuto e nelle tappe dell’esistenza, sono le isole nelle qua-li ciascuno matura il proprio sé, gli orizzonti in cui l’io evolve le sue rotondità, le di-mensioni che, nel consumarsi o nel ribadirsi, si fanno parole e ricordi: modi di un bi-sogno che tornano sulla pagina per sciogliere e per legare.
     In quest’ultimo libro di Vito Moretti la poesia coniuga il dettato del viaggio e dell’ autobiografia con la tenerezza del cuore messo a nudo, l’indietro e l’avanti degli u-mani itinerari con l’introspezione diaristica, il vagabondaggio che libera e fa percor-rere nuove strade con l’indulgenza che accoglie e riconosce o che chiama e dà vesti e nomi.
     Un libro, dunque, originale nel panorama della contemporaneità, che riconferma le grandi risorse di penna e di sentimenti di un autore che sa indicare i doni straordinari della bellezza e della letteratura.




Vito Moretti
LUOGHI
Note critiche di Daniele Maria Pegorari e Giacomo D’Angelo
Edizini Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-210-2]
Pagg. 120 - € 10,00

http://www.edizionitabulafati.it/luoghi.htm