domenica 18 ottobre 2009

Il commento di Giorgio Bàrberi Squarotti a "La giovinezza non muore"

Caro Baldassi,
Le sono grato del prezioso dono della sua nuova raccolta di versi che ha un titolo fascinoso, perfettamente adeguato alla doppia scansione della Sua poesia fra cosmicità e profonda riflessione dell’anima sul tempo, sulla memoria, sul sacro.
Al centro ci sono l’amore della vita e la speranza.
Mirabile è lo slancio del discorso splendidamente armonioso.
I Suoi versi confortano e illuminano.

Con i più vivi auguri e saluti.

Giorgio Bàrberi Squarotti

Torino, 18 ottobre 2009

venerdì 4 settembre 2009

Recensione di Renzo Montagnoli a RISALIRE IL VENTO

In questa raccolta, non tematica, ma che trae spunto dalla realtà oggettiva per poetizzare fatti che hanno suscitato l’attenzione dell’autore si nota un procedere discorsivo, un’affabulazione oserei dire, che in diversi tratti mi ricorda il Cesare Pavese poeta.

Ne guadagna indubbiamente la comprensione del lettore che riesce a entrare subito in sintonia con l’autore, dato che non sono presenti elementi oscuri di dubbia o complessa interpretazione.

Gli argomenti affrontati sono quanto mai vari e così si passa dalla dedica alla scomparsa Oriana Fallaci con un ritratto riuscito e che consente di offrire, anche a chi non la conosceva, una visione del personaggio nelle sue caratteristiche salienti (donna libera / incedere deciso / passaggi di fuoco / macerie e sangue / severa col potere / sensibile verso chi soffre /…) a un’impressione naturalistica, una fotografia di un’immagine ben definita carpita dagli occhi e impressa nella mente, con Scirocco (l’acqua appena increspata / segna di blu l’orizzonte / la barca veleggia sull’onda / il vento tiepido scompiglia / i capelli s’insinua nel naso /…).

Contini dimostra così un’apprezzabile ecletticità che peraltro ricomprende anche l’introspezione, come in Solitudine (il soffitto grigio grava sulla mia testa / ho appeso fogli di carta sul muro / pagine di riviste / memorie di un vecchio diario e donne svestite /…), senza dimenticare l’amore, inteso in Il sorriso come una sensazione di completezza che può dare a chi la prova un motivo in più per fruire della vita (…/ quella ragazza respirava / il sorriso della luce /…). Questi due versi sono veramente splendidi riuscendo a cristallizzare in un’immagine eterea il senso di serenità di questa fanciulla, colpiscono, attraggono, infondono nel lettore la stessa serenità.

Ma le poesie presenti sono molte, troppe per parlare di ciascuna, pur se questo sforzo lo meriterebbero, e con dispiacere devo per forza limitarmi, senza esimermi tuttavia di citarne ancora una, una lirica stranamente venata di romanticismo, pur nella realtà delle sue affermazioni, una constatazione dell’autore che ha il sapore della consapevolezza e che perciò si estrinseca in un’accettazione di un sentimento, in cui luci e ombre, gioie e dolori si confondono, appagando egualmente (Libertà di amare – l’amore non è mai libero / per sua natura / costringe alla ricchezza / di una strana povertà / quella di essere insieme / a chi ti strazierà).

La lettura è sicuramente raccomandabile.

http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&det=5589



Risalire il vento
Gianfranco Contini
Presentazione di Giacomo D’Angelo
Edizioni Tabula Fati
www.edizionitabulafati.it
Poesia raccolta
Pagg. 96
ISBN: 9788874751655
Prezzo: € 8,00

giovedì 20 agosto 2009

RECENSIONE di Renzo Montagnoli a "La giovinezza non muore"

Non muore mai, non muore
la giovinezza nascosta / dentro il cuore
quando piena s’accende l’espansione
dello spirituale soffio dell’eterno!

Perché tu hai inondato con l’ardore
il fondo, l’anima
che si stringe alla speranza.

Hai rimosso
ogni consuetudine del cuore
avversa alla novità del cielo.

(da La giovinezza nascosta)

Ha ragione Matteo Pugliares quando nella sua incisiva presentazione parla di un viaggio, un movimento inteso come inevitabile cambiamento, dalla tensione interiore causata dallo scorrere dei tempi dell’anima.

In effetti Baldassi rivela un progressivo approccio alla fede con un percorso tutto interiore che lo porta a riscoprire l’innata spiritualità di ogni essere umano e che nel caso specifico si manifesta in un sentire e percepire convergente con la religione cristiana.
Non ci è dato di conoscere il motivo di questo avvicinamento, ma ritengo che non sia improbabile possa derivare da una visione della vita meno pragmatica e positivista in forza di un approfondimento che, nella ricerca dell’IO, ha trovato spiragli per tentare di approdare all’Assoluto.
Quindi, più che una conversione, potrei dire che il tutto riviene da un percorso filosofico che, attraverso l’introspezione, ha svelato nature sopite, finendo con il consentire la percezione di una verità sul perché della vita.
La poetica di Baldassi, che già avevo apprezzato in L’involucro del nulla, raccolta influenzata in modo marcato dall’ermetismo e che posso considerare propedeutica dell’attuale, come del resto anche evidenziato dall’autore nella sua nota, qui stranamente si fa più limpida, meno incline a svariate interpretazioni, come l’artista avesse acquisito certezze in quel lungo cammino ora arrivato alla meta.

Solo parole per aprire il sogno
e la distanza che sovrasta
questa sperduta landa del destino.

Il mondo nel silenzio
sulla croce apre ancora
le sue braccia.

….
(da Malinconia)

Si apprezza, in particolar modo, la linearità dei versi, il fluido scorrere delle parole, in immagini di grande effetto, che nulla hanno a che vedere con il misticismo, ma sono il frutto di una riflessione sulla condizione umana e sul Supremo che ne ha delineato i contorni affinché l’uomo, che vuole sapere con il cuore, in questa consapevolezza trovi la via della verità.
La giovinezza non muore è un’opera di sicuro interesse e presenta il non trascurabile vantaggio di essere accessibile anche a chi, pur non credente, ricerchi in sé il mistero della vita.

Renzo Montagnoli

http://www.arteinsieme.net/renzo/index.php?m=31&c=&det=5519&valRcc=YmFsZGFzc2k=

martedì 18 agosto 2009

RECENSIONE di Antonella Santarelli a RISALIRE IL VENTO

Consiglio di leggere dello stesso autore anche “Impulso di verso” (Tabula fati 2007), breve raccolta di poesie di cui Risalire il Vento costituisce la conferma dello stile, improntato all’estrema comprensibilità di contenuti ed esposizione. Assenza di espressioni figurate e di immagini da decodificare: Contini parla con immediatezza e semplicità, riservando anche al titolo la funzione esplicativa del pensiero. Il rischio della scelta potrebbe essere la razionalità invasiva nei confronti delle emozioni: eppure, nelle poesie di questo autore la chiarezza non oscura la tensione poetica di parole sapientemente scelte per sillogismi che affondano le radici nel mondo reale. La realtà si tramuta nella sua rappresentazione, senza più differenziarsi da essa nei piccoli fatti della propria esistenza e negli eventi di respiro globale.
Cito (spero che l’autore non me ne voglia) alcuni versi di Migranti:

“... lasciano terre aride
rosse
sincere
per mete impervie
profane
dove per sopravvivere
occorre contare
su qualche residuo
dell’istinto animale”.

La durezza innegabile di fatti epocali racchiusa nel ritmo quasi scanzonato dei versi, scarni ed efficaci nella loro semplicità. Ecco perché le poesie di questa raccolta si lasciano leggere in pochissimo tempo e con il rammarico di non averne altre sotto gli occhi. Una domanda mi assale: l’essere psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico aiuta l’autore a trovare “le parole per dirlo” ?

Antonella Santarelli

http://forummediterraneoforpeace.it.forumfree.net/?t=41948563&view=getlastpost#lastpost

venerdì 31 luglio 2009

Novità: RISALIRE IL VENTO di Gianfranco Contini

     In questa nuova raccolta di Gianfranco Contini, si avverte subito un cambiamento, un’evoluzione formale, quasi una maturazione dello stile (ripeness is all, come piaceva a Pavese che ammirava il “verso libero whitmaniano”).
     Dopo moduli discontinui di ermetismo postmontaliano, il poeta sembra orientarsi verso la discorsività narrativa di ascendenza crepuscolare, o, più vicina nel tempo, verso la “poesia-racconto” di Cesare Pavese, il suo oggettivismo realistico o “virile oggettività”, con la differenza che nel poeta di Lavorare stanca il ductus riempiva “un bisogno, tutto istintivo, di righe lunghe”, mentre in Contini prevale il verso breve, il gusto brachilogico, il testo a struttura informale, l’estenuazione delle convenzioni letterarie.
     Inoltre così come Pavese attingeva la sua dimensione narrativa dapprima dalla “rabbiosa passione per Shakespeare e altri elisabettiani” e poi “dagli studi letterari nordamericani”, appare evidente che anche Contini, nel suo piglio a ricavare spunti dal reale e a disporli in modi narrativi, ha presente modelli di scrittori in prosa, a volte di autori del noir, come in Amico smarrito con il raccapricciante finale.


Gianfranco Contini
RISALIRE IL VENTO
Presentazione di Giacomo D'Angelo
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978- 88-7475-165-5]
Pagg. 96 - € 8,00

http://www.edizionitabulafati.it/risalireilvento.htm

lunedì 27 luglio 2009

Novità: SONO QUANDOMAI di Marco Montani

     Una silloge poetica che mette alla prova la nostra abitudine alla lettura del sovrabbondante ovvio quotidiano, per adoperare espressioni del linguaggio montaniano.
     Una poetica decisamente al di fuori delle consuetudini della versificazione da signorinette che ingombra tanti concorsi e procede in punta di versi come in una sorta di ossequio preventivo alla letteratura e nel timore di violare una qualche consuetudine dell’omaggio alla banalità.
     Questa di Marco Montani è una espressione libera, concepita senza troppi pensamenti preventivi. Anche gli strumenti e le occasioni del lavoro sono stati inediti, tanto da nascere e procedere in ambiente molto nemico della poesia e persino, per molti aspetti, anche della stessa bellezza: la comunicazione informatica con la sua straordinaria violenza sorda, banalizzante, globalizzante ma anche ricca di sorprese.




Marco Montani
SONO QUANDOMAI
Sogno e questo è quanto
Presentazione di Vincenzo Centorame
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-172-3]
Pagg. 72 - € 7,00

http://www.edizionitabulafati.it/sonoquandomai.htm

lunedì 13 luglio 2009

Novità: LA GIOVINEZZA NON MUORE di Francesco Baldassi

     Le poesie di Francesco Baldassi sono d’arrendevole grazia e tuttavia potenti, fino a sembrare tragiche. Ma “l’illimite follia della Passione” dà senso ad ogni cosa, al dolore e al disfacimento, perfettamente scrutati e consumati, cui si aggiungono, con oscillazioni all’indietro e in avanti, uno spaesamento, una stanchezza “... della carne / indurita nella terra del patire”. Ed è il senso religioso che dà senso alle cose, il Mistero tra i misteri del totalmente Altro che pervade le esistenze creaturali, patria ed esilio che Dio ha voluto condividere nella pazzia della croce.
     Poesie mature, colte e insieme colloquiali, coniugate con la sapienza di una vena che pare elegantemente narrativa e che si traduce in versi risoluti, capaci di portare gli oggetti del cielo sulla terra e viceversa, in uno scambio vitale e necessario al vivere. Su tutto, svetta una sorprendente capacità di “far vedere” l’intimità dell’essere che ricerca e non si stanca e, alla fine, trova una tenera carezza.



Francesco Baldassi
LA GIOVINEZZA NON MUORE
Presentazione di Matteo Pugliares
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-171-6]
Pag. 80 - € 7,00

http://www.edizionitabulafati.it/lagiovinezzanonmuore.htm