mercoledì 4 gennaio 2017

Recensione di Massimo Morasso a TIRO A SORTE LA LIBERTÀ di Anila Hanxhari

Cosa desideriamo, quando apriamo la prima pagina di un libro di poesie di un autore che non conosciamo? La felicità mentale che può scaturire dalla percezione del miraggio di una reciprocità, di un con-sentire d’anime? Il piacere del riconoscimento, che è come dire di un rispecchiamento di noi stessi (o di un parte almeno di noi stessi) per grazia di voce altrui? Lo shock della rivelazione di qualcosa d’altro che irrompe, nuovo, all’orizzonte della nostra coscienza, energizzandolo? Tutto questo, probabilmente. E probabilmente molto altro ancora. Non si insegue, in definitiva, che il nostro sogno del mondo - o dei mondi, se abbiamo almeno un minimo di inclinazioni bruniano-cosmologiche…
Sia come sia, questo bel Tiro a sorte la libertà di Anila Hanxhari conferma l’impressione della lussureggiante novità della poesia dell’ancor giovane poetessa albanese, che è piombata nel bel mezzo della via larga e tendenzialmente senza scosse della nostra tradizione più recente come una sorta d’incarnazione piena di grazia del freudiano “perturbante”.
Irruente, irridente, fastosamente immaginifica, la voce multipla eppure così riconoscibilmente sua della Hanxhari serve un sano principio decostruttivo del verso “giusto”, calibrandosi sul metro di una dinamica ritmica, lessicale e visionaria di stampo neo-surrealista che mi sembra avere fertili potenzialità rivitalizzanti. Aperta la prima pagina al di là degli eserghi, subito leggiamo: “La mente è un popolo, diceva mio nonno/ mio nonno è una barricata/ ha sviluppato l’ascendenza del silenzio nei calli/ mastica la parola sotto i baffi con i melograni…” E poi leggiamo anche: “Se nella corsa i piedi pensano/ allora ogni passo avrebbe un uomo dentro/ come un abito o il bene”; oppure, ancora, per esempio: “Libertà ti è spina nel fianco la figlia/ e non puoi arrotolare la lingua nella morsa/ dove la dignità cinge la testa/ destinata a misurarsi con le cicale”. Davvero, molto di rado nella scrittura in versi che si pratica, oggi, in Italia, capita di imbattersi in un’intenzione così perfettamente risolta nel gesto poetico. Sembra quasi che i semi arcaicizzanti gettati a suo tempo dal mitomodernismo abbiano fruttificato, oggi, sul terreno pre-letterario nel quale affonda la vocazione anfibia della Hanxhari, che affila la propria stramba, capillare percettività e la qualità spiazzante del suo straniante controcanto neo-barocco attingendo a piene mani, come un agrimensore dell’invisibile, ai serbatoi terrestri e celesti dell’arché.
Il che, detto in un altro modo potrebbe suonare anche così: la Hanxhari scrive poesia originale non perché la sua sia una poesia semplicemente (banalmente) nuova, ma perché, Deo gratias!, cerca di, e riesce a, essere originaria.

Massimo Morasso



Anila Hanxhari
TIRO A SORTE LA LIBERTÀ
Presentazione di Davide Rondoni
Prefazione di Rolando D’Alonzo
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-508-0]
Pag. 120 - € 10,00


martedì 15 novembre 2016

Novità: NEL MIO REGNO NON VI SONO FILOSOFI di Giancarlo Giuliani

     Nel mio regno non vi sono filosofi, non è solo un viaggio nella propria interiorità: l’Autore ricerca, piuttosto, il senso del bisogno perenne dell’interrogare e dell’interrogarsi, sempre ineludibile anche quando lo si ritiene vano e lo si vorrebbe così estirpare.
     Ecco dunque, in una condanna platonica alla rovescia, i filosofi messi al bando e la ricerca della metafora, delle parole, forse anche di una voce che dica il macrocosmo nel microcosmo, il tutto nella parte, l’illimitato nel limite, alzarsi fiera e prendere corpo.
     La poesia di Giuliani non indica una via, non si prefigge di farlo né potrebbe, del resto, senza tradire se stessa, ma si presta piuttosto a essere la parola che ogni lettrice e ogni lettore possono fare propria, nel momento in cui, in quanto esseri umani, si è capaci di vivere dolore, emozione, dignità, compostezza, in prima persona, senza maschere.




Giancarlo Giuliani
NEL MIO REGNO NON VI SONO FILOSOFI
Edizioni Tabula fati
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-482-3]
Pagg. 96 - € 9,00

http://www.edizionitabulafati.it/nelmioregno.htm

martedì 8 novembre 2016

Novità: L'AMORE CHE SI DONA di Antonio Spadano

     Leggere le poesie di Antonio Spadano, significa immergersi nella dimensione dei sentimenti, nella sfera dell’anima e dei caldi batticuori e nelle pregnanze ideali e spirituali, che rendono turgidi, appunto, i sogni, gaie e carezzevoli le vicende delle attese e delle emozioni.
     Tutta la fisionomia del poeta, infatti, trova conferma e si ribadisce in questa sua misura di afflati, in queste sue personali enunciazioni d’umanità e in questi suoi appassionati confronti ed accessi con cui, peraltro, egli aduna e rassoda, colma e svuota le strettoie e gli slarghi che da ultimo fanno il destino di un uomo, la vicenda di una compiuta e quotidiana esistenza.
     Ecco, allora, l’attenzione costante alla biografia, all’esperienza delle certezze e delle sconfitte, alla prova del dubbio e al sentimento che delinea i contorni e gli itinerari dei giorni e delle stagioni e che si traducono, senza volerlo, nei colori o nei grigi della vita.



Antonio Spadano
L'AMORE CHE SI DONA
Presentazione di Vito Moretti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-550-9]
Pagg. 104 - € 9,00

http://www.edizionitabulafati.it/lamorechesidona.htm

venerdì 4 novembre 2016

Novità: LE BICICLETTE ALLE CASE DI RINGHIERA di Remo Rapino

     Nel frattempo: la morte d’un cane, la tristezza della rosa nel bicchiere, l’ansia dei salici nella piana, un uso balordo della storia. Ad un certo punto capita d’azzardare un libro mastro del cuore. La voce registra la filigrana delle parole e, con queste, il silenzio: pronunciamenti che scandiscono cambi di stagione.
     L’intricato delta dei mutamenti pone domande, ma non pretende risposte e chiarimenti. L’amore guida il respiro di queste pagine, mi fa meno spinoso e più persuasivo un saluto in forma di congedo (probabilmente da una casa di ringhiera).
     Accade a volte, anche se non si scorge ancora all’orizzonte una plausibile ragione per tracciare una linea ultima sull’ultima di queste pagine. Del resto bene ha testimoniato Fortini: “La poesia / non muta nulla. Nulla è sicuro, ma scrivi.”
     In qualche modo, sillabando l’ombra e il chiaro nel rosario dei giorni, si è tentato di dettagliare quanto, semplicemente, s’è definito un libro mastro del cuore. Ostinando sentimenti e scarne memorie, lo si tenta ancora di fare, correndo il rischio di raccogliere, con mani incerte, gli inevitabili messaggi di ritorno.



Remo Rapino
LE BICICLETTE ALLE CASE DI RINGHIERA
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-543-1]
Pagg. 104 - € 10,00

http://www.edizionitabulafati.it/lebicicletteallecase.htm

mercoledì 2 novembre 2016

Novità: GNA CORRE LU TEMBE di Pietro Assetta Proietto

     Questo nuovo libro, che giunge dopo un lungo esercizio di Assetta nella pratica della scrittura e nella passione del dialetto, mette insieme gli aspetti più propri e più autentici di un sentimento del reale in cui il poeta vede specchiarsi e prendere consistenza sia i depositi tumultuosi della storia, del progresso civile e dei mutamenti sociali, sia i viaggi nelle grandi idealità, le escursioni nei princìpi che non vanno mai rinnegati, le traversate lente o burrascose nei territori dove ognuno semina e conserva i frutti di sé e delle proprie blandizie, i garbi e le lusinghe, le irritazioni e i rimbrotti che si accompagnano al nostro essere nel mondo, ai fogli del nostro quotidiano calendario di usi e di cammini.
     Nella raccolta prendono voce, così, e si depositano, il buono e il male che l’osservazione del poeta vede scorrere nei quadranti del vissuto, le cicatrici ancora infiammate di controversie e resistenze che hanno inciso l’anima, i segni distintivi riproposti al cuore e alla mente per sciogliere i passi e superare gli intoppi e le approssimazioni, i geli del compromesso, i contagi dell’incoerenza.
     Il poeta sa, del resto, che scrivere versi è anche un impegno di verità, un tracciare sentieri in cui altri possano congetturare, un provvedere orme ed impronte per giungere ai varchi dell’esistenza, ai passaggi che fanno crescere e che consentono di scrutare sempre il cuore delle cose, il bello di ciascun essere.



Pietro Assetta Proietto
GNA CORRE LU TEMBE
Poesie in dialetto abruzzese
Presentazione di Vito Moretti
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-542-4]
Pagg. 160 - € 13,00

http://www.edizionitabulafati.it/gnacorrelutembe.htm

sabato 22 ottobre 2016

Novità: INNI METROPOLITANI di Gianni Totaro

     Fin dall’inizio, il poeta, ulisside in perenne ricerca, ci chiama al viaggio.
     Gianni Totaro riesce a regalarci una particolare percezione delle cose, spaziando dalle più grandi alle più piccole, senza però la freddezza di uno strumento scientifico: le cose sono rese vive da sentimenti ed emozioni che fanno di molte pagine di questa raccolta qualcosa da leggere e rileggere, da assaporare lentamente, nel convincimento che davvero si diventa compagni di viaggio dell’Autore.









Gianni Totaro
INNI METROPOLITANI
Presentazione di Giancarlo Giuliani
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-541-7]
Pagg. 72 - € 8,00

http://www.edizionitabulafati.it/innimetropolitani.htm

giovedì 20 ottobre 2016

Novità: L'ORDITO E LA TRAMA di Lelia Ranalletta

     C’è vita nei versi di Lelia Ranalletta, c’è desiderio di bellezza, capacità di scorgerla nelle cose più piccole. Colpisce, soprattutto, lo sguardo leggero, e insieme profondo, sulla natura. Al lettore pare di essere vicino alla poetessa e di seguirne lo sguardo mentre si perde nella bellezza di cielo, mare, monti. Non meno presente è il tema dell’amore, trattato con slancio e delicatezza, espresso con gioia, proclamato, anzi: “e ritrovo per te solo la mia voglia di amare”.
     Anche quando si parla di amori lontani, perduti, permane un tocco di forte e serena consapevolezza, ben sostenuto dalle scelte formali, basate su un sapiente gioco di simmetrie e di rimandi (Amore perduto). Sempre, però, al di là di conflitti e incomprensioni, emerge una vitalità irrefrenabile, un vero e proprio abbraccio alla vita.


     Hay vida en los versos de Lelia Ranalletta, hay deseo de belleza y habilidad para divisarla en las cosas más pequeñas. Lo que impacta es, sobre todo, su mirada ligera y profunda sobre la naturaleza, que transporta al lector al lado de la poeta, acompañando sus ojos que se pierden en la belleza del cielo, del mar y de los montes. Similar importancia reviste el tema del amor, tratado de manera impetuosa y delicada, expresado con joya y hasta declarado: “y vuelvo, para ti solo, a desnudar mi anhelo de amor”.
     Incluso al detallar historias de amores lejanos y perdidos, siguen apareciendo toques de una conciencia fuerte y serena que se apoya en exitosas soluciones formales, basadas en un ingenioso juego de simetrías y referencias (Amor perdido). Y por encima de conflictos y malentendidos, siempre aflora una vitalidad incontenible, un verdadero abrazo a la vida.


Lelia Ranalletta
L'ORDITO E LA TRAMA
Presentazione di Giancarlo Giuliani
Versione spagnola curata da Fabrizio Tullio
Edizioni Tabula fati
[ISBN-978-88-7475-536-3]
Pag. 112 - € 10,00

http://www.edizionitabulafati.it/lorditoelatrama.htm